FILTRO ODORI MADE IN ITALY – Ø125 – 480 M³/H – 400MM
€55,00
Dopo il riflettori per bulbi HPS e i propagatori per talee, la linea Airontek si arricchisce di nuovi membri: i i filtri ai carboni attivi Airon-filters.
I nuovi filtri Airontek sono disponibili in 5 versioni che si differenziano per diametro della flangia e portata, ovvero per la capacità di filtrazione dell’aria calcolata su un’ora di utilizzo.
Cosa sono i carboni attivi?
Il carbone attivo è un materiale che ha come costituente principale il carbonio amorfo e che è caratterizzato da una struttura altamente porosa. Proprio questa caratteristica fa sì che un’ampia superficie di carbone attivo entri in contatto con l’aria durante il filtraggio, che avviene grazie alle spiccate capacità adsorbenti di questo materiale.
Grazie a questo procedimento fisico il carbone è in grado di trattenere al suo interno la quasi totalità delle molecole organiche (come quelle degli odori) e non, presenti nell’aria.
Filtro Odori Made in Italy
Flangia: Ø125
Portata: 480 m³/h
Lunghezza: 400mm
Dopo il riflettori per bulbi HPS e i propagatori per talee, la linea Airontek si arricchisce di nuovi membri: i i filtri ai carboni attivi Airon-filters.
I nuovi filtri Airontek sono disponibili in 5 versioni che si differenziano per diametro della flangia e portata, ovvero per la capacità di filtrazione dell’aria calcolata su un’ora di utilizzo.
Cosa sono i carboni attivi?
Il carbone attivo è un materiale che ha come costituente principale il carbonio amorfo e che è caratterizzato da una struttura altamente porosa. Proprio questa caratteristica fa sì che un’ampia superficie di carbone attivo entri in contatto con l’aria durante il filtraggio, che avviene grazie alle spiccate capacità adsorbenti di questo materiale.
Grazie a questo procedimento fisico il carbone è in grado di trattenere al suo interno la quasi totalità delle molecole organiche (come quelle degli odori) e non, presenti nell’aria.
A cosa servono i filtri ai carboni attivi?
Considerate le caratteristiche riportate sopra, è facile intuire per quale motivo l’utilizzo di filtri ai carboni attivi di qualità sia così importante nel nostro settore: per il controllo degli odori sgraditi che fuoriescono dalle camere di coltivazione.
Come scegliere il filtro adatto?
I filtri ai carboni attivi sono costituiti da una “cartuccia” esterna cava chiusa da un lato e dotata, dall’altro lato, di un collo o flangia che ne consente la connessione a alle condotte flessibili.
Le pareti della cartuccia presentano un’intercapedine che viene riempita con carbone attivo.
Quando il filtro viene inserito all’interno del sistema di aspirazione e quindi collegato ad un estrattore, l’aria viene forzata a passare attraverso i carboni che la ripuliscono da odori sgraditi e da particelle inquinanti o dannose.
Perché la pulizia dell’aria sia efficace è importante scegliere l’aspiratore giusto, che deve essere proporzionato alla portata dal filtro: nello specifico la portata del filtro deve essere superiore di circa il 20-30% a quella dell’aspiratore.
In questo si eviterà di far perdere potenza all’aspiratore (che se accoppiato ad un filtro con portata troppo bassa sforzerebbe troppo perdendo potenza) e si prolungherà il tempo di contatto tra aria e carboni, che potranno quindi svolgere al meglio il proprio lavoro di pulizia.
I filtri Airontek vengono realizzati utilizzando solamente materiali di qualità e sono stati pensati per risultare duraturi, leggeri e robusti.
| Peso | 2,7 kg |
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Il carbone attivo è un materiale che ha come costituente principale il carbonio amorfo e che è caratterizzato da una struttura altamente porosa. Proprio questa caratteristica fa sì che un’ampia superficie di carbone attivo entri in contatto con l’aria durante il filtraggio, che avviene grazie alle spiccate capacità adsorbenti di questo materiale.
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Perchè scegliere un ballast elettronico?
I ballast elettronici sono più efficienti e silenziosi rispetto ai tradizionali ballast elettromagnetici.
Emettono inoltre meno calore e sono molto meno traumatici nell’accensione dei bulbi HPS, con il risultato di allungarne la vita utile.Mentre un ballast tradizionale necessita di uno spunto iniziale di 680/700Watts per accendere un bulbo HPS da 600 Watts, con un ballast elettronico sono sufficienti 600 / 620 Watts.
Inoltre i ballast tradizionali, quando accendono il bulbo, sono già a piena potenza e questi ripetuti shock elettrici ne riducono considerevolmente la durata della vita ed il PAR output.
I ballast elettronici si accendono inviando un basso livello di potenza al bulbo e lentamente lo aumentano. In alcuni minuti fanno raggiungere al bulbo la piena potenza senza traumi.
Questa procedura viene denominata SOFT STARTING e serve a minimizzare i danni al bulbo allungandone la sua “PAR life” cioè il periodo in cui il rapporto fra consumi ed emissione PAR (luce realmente utilizzata dalla pianta) è al suo massimo dell’efficenza.